In vista del voto

Elezioni amministrative, Senso Civico: «Pronti al dialogo e a definire una coalizione con obiettivi ben definiti»

Aula consiliare comune di Santeramo - © 2023 Ufficio stampa Comune di Santeramo
Aula consiliare comune di Santeramo - © 2023 Ufficio stampa Comune di Santeramo
In una nota, pervenuta in Redazione, il presidente, Lucia Laterza, e il coordinatore Gaetano Distante intervengono sulla fase di "incertezza" che, ancora, caratterizza il quadro politico locale
2 commenti 609

Nel quadro ancora incerto, sotto il profilo della definizione delle alleanze e della composizione di eventuali compagini politiche, si continuano a registrare le prese di posizione dei partiti e movimenti locali in vista del voto di giugno a seguito del commissariamento dell’ente santermano.

Prese di posizione che, ad oggi, rappresentano più degli appelli al dialogo ma che, fino ad ora, tranne che nel caso del percorso politico tra DèS, M5S, Azione e Sinistra Riformista per Santeramo, non hanno ancora trovato alcuna vera concretezza.

In ordine, infatti, si sono registrati gli appelli di Lei (Libere Energie Innovative), InnoViamo ed ora di Senso Civico.

Quest’ultimo partito, come si ricorderà, alla scorsa tornata elettorale era parte organica della coalizione di centrosinistra che traghettò alla vittoria Vincenzo Casone e che, in prima istanza, espresse un consigliere comunale eletto, Nicola Lovecchio, e un assessore nella prima “versione” della giunta Casone, Michele Caponio. La storia, poi, racconta che una volta defenestrato Caponio dalla giunta, per far posto al secondo assessore di Con (che aveva avviato la verifica politica nella compagine di Casone), anche Lovecchio ha abbandonato Senso Civico per confluire, durante il congresso che portò all’elezione di Domenico Caponio a segretario del Partito Democratico, proprio nel PD.

Lovecchio, poi, si è reso protagonista – assieme all’allora capogruppo del PD, Camillo Larato – quale uno dei firmatari prima e votanti dopo della mozione di sfiducia che, lo scorso 24 gennaio, ha posto le basi per la fine della consiliatura con il ritorno alle urne. Tanto Larato quanto Lovecchio, ad oggi, sembrerebbero essere prossimi all’espulsione dal PD (nel frattempo commissariato) proprio per aver contribuito alla “caduta” dell’amministrazione di centrosinistra della quale, il Partito Democratico, era parte integrante.

«Al momento – si legge nella nota di Senso Civico pervenuta in Redazione a firma presidente, Lucia Laterza, e del coordinatore Gaetano Distante – è alquanto difficile, nonostante l’imminente data della consultazione elettorale, fare pronostici sui futuri scenari amministrativi, ma di una cosa siamo certi: è il momento giusto di credere nel futuro della nostra comunità, di cominciare a prendere a cuore le sorti del proprio destino e di Santeramo, credendoci, impegnandoci in prima persona “plurale”».

«Noi di Senso Civico per Santeramo siamo disponibili ad ascoltare e a confrontarci su idee e programmi condivisi, obiettivi concreti, raggiungibili e siamo disponibili al dialogo per una coalizione che persegua intenti chiari e perseguibili. Non è più il momento di procrastinare. È il momento di impegnarci attivamente nelle questioni della nostra Città e di indignarci per chi intende la politica un affare di pochi, lontana dai cittadini e dai veri problemi e, in alcuni casi, anche asservita ad interessi privati. È il momento – si legge ancora nella nota – di tornare a credere che le cose possano cambiare e l’unico modo che i cittadini hanno è proprio il voto: libero, responsabile, lungimirante».

«La politica – commentano Laterza e Distante – va cambiata nel profondo e soprattutto dall’interno e ciò può avvenire con un rinnovato senso civico fatto di volontà condivise destinate alla migliore qualità della vita sociale del nostro paese. E se l’unione fa la forza, più siamo, più siamo determinati, più siamo pensanti e meno spazio lasceremo a coloro che non hanno queste qualità. Quindi spazio al valore di ognuno per un obiettivo comune: la nostra Santeramo. Ripartiamo dai giovani. Loro sono il presente e il futuro, proprio quel futuro che stiamo ipotecando, quel futuro che ha il dovere di renderci tutti protagonisti del cambiamento perché insieme “non (dobbiamo) dubitare mai che possiamo cambiare il mondo insieme”».

lunedì 11 Marzo 2024

(modifica il 16 Aprile 2024, 11:32)

Notifiche
Notifica di
guest
2 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
mario bitetti
mario bitetti
1 mese fa

Ma che panorama si prospetta con una gragnuola di liste civiche che sono fonte di instabilità e di precarietà? E poi, su che cosa si differenziano tutte queste liste civiche? Manifestano tutte buona volontà, ma non è troppo poco e troppo generico come indirizzo politico?

Vito Forese
Vito Forese
1 mese fa

Sono d’accordo con gli interrogativi che si pone Mario Bitetti. Le liste civiche proliferano perché i partiti tradizionali sono in crisi. Occorrerebbe, a mio parere, tornare, invece, ai partiti strutturati in quanto tali. Le liste civiche, di solito legate al soggetto che le costituisce, sono, appunto, di carattere personale. Fortemente cioè condizionate dalla volontà più o meno influente del fondatore. Il passato dimostra come esse abbiano un carattere estremamente “provvisorio”: nella maggiorparte dei casi esauriscono la loro vita subito dopo l’evento elettorale per cui sono nate. L’aspetto più deleterio consiste nell’essere, come dimostrato nell’Amministrazione Casone (appena caduta), un elemento di forte instabilità per la compagine amministrativa di cui ne fanno parte, proprio perché condizionate dall’umore e/o capricci, se non veri e propri interessi, del leader, non avendo al proprio interno organismi democraticamente eletti, espressione di una dialettica altrettanto democratica. Importante è anche considerare che esauriscono la loro azione politica nei confini locali. Per cui non danno a un giovane onesto e capace una prospettiva di una carriera politica.