Si chiude il cerchio riguardo la composizione della giunta comunale.
Come è noto, infatti, il mese di gennaio – subito dopo le festività natalizie – si era avviato con l’azzeramento della giunta comunale, da parte del sindaco, al fine di risolvere la crisi interna alla maggioranza di centrosinistra dopo il riassetto degli equilibri interni alla stessa.
Nei mesi scorsi, infatti, con la fuoriuscita da “Popolari con Casone” e “Partito Democratico” dei consiglieri Giannini e Tritto il gruppo consiliare di “Con” ha visto accrescere il proprio numero passando da tre a cinque componenti e ha ritenuto opportuno richiedere una maggiore presenza politica all’interno della maggioranza con una verifica politica.
Dopo alcuni giorni di discussione per i quali è stato necessario anche interessare il presidente della Regione Puglia Emiliano e dell’assessore regionale Stea nei giorni scorsi il sindaco Casone aveva già nominato quattro dei cinque componenti della giunta.
Come lo stesso Casone aveva comunicato alla nostra Redazione si sarebbe riservato qualche altro giorno per decidere il nominativo dell’assessore mancante riservandosi inoltre la possibilità di rinominare uno dei due assessori della sua “prima” giunta ovvero Caponio e Petruzzellis.
Proprio ieri l’ex assessore al bilancio, Michele Caponio, aveva comunicato la propria indisponibilità a ricoprire nuovamente il ruolo di assessore sebbene, nelle ultime ore, pareva che lo stesso potesse essere addirittura riconfermato in quota “Con”.
Quest’oggi, dopo molti rumors circa tale nome, il sindaco ha nominato l’ultimo assessore – anch’esso in quota “Con” dopo De Felice – ovvero l’avvocato Leonardo Digirolamo.
Al neoassessore – nominato con decreto sindacale n. 15 di quest’oggi, il sindaco ha attribuito le deleghe riguardanti la Pianificazione Territoriale, Trasformazione Digitale e Servizi Civici (ovvero la delega all’Urbanistica, Edilizia Privata e Pubblica, Gestione del Territorio, Arredo Urbano, Agricoltura, Innovazione Tecnologica, SUAP, SUE e Questioni ambientali relative alla salute pubblica e tutela del territorio).
Inutile dire che, il prossimo consiglio comunale del 6 febbraio, sarà il primo importante banco di prova per la maggioranza di centrosinistra e per i nuovi equilibri politici ben diversi rispetto all’esito elettorale della scorsa primavera.
Questo modo di far politica mi ha davvero disgustato. Se si eliminassero i partiti, sarebbe meglio!
Sono le liste civiche che andrebbero abolite e non i partiti. Con la proliferazione delle liste civiche è aumentato il caos sullo scenario politico.