L’ex assessore al bilancio Michele Caponio affida alla stampa le sue parole di rammarico in merito agli avvenimenti politici e alla sua ormai certa esclusione dalla giunta comunale.
“È stata inscenata una crisi poco seria, ma nessuno si è divertito. – Scrive Caponio – Senso Civico, il consigliere Lovecchio ed io ci assumiamo la responsabilità di aver preso parte al confronto che si è tenuto ma non ci sentiamo in colpa: abbiamo detto quello che pensiamo tenendo sempre a mente che i cittadini e le cittadine non sono solo “elettori” ma soggetti in carne ed ossa che hanno dato a tutti noi la responsabilità, difficile del cambiamento.
Il Sindaco e l’intera coalizione possono dare atto della nostra disponibilità e ragionevolezza nel trovare una soluzione.
Noi facciamo politica per cambiare: siamo convinti che sia giusto farlo in chiara evidenza, lasciando ai politicanti il cono d’ombra nel quale maturano interessi indicibili e aspirazioni personali.”
Prosegue Michele Caponio che pare esser stato “corteggiato” nelle ultime ore anche dal gruppo CON. “Al punto in cui siamo penso che sia opportuno far valere un’ipotesi collettiva e non quella personale. Mi auguro che questa amministrazione possa continuare a fare il meglio per Santeramo. Per parte mia, il mio impegno non ha bisogno di ruoli. Continuerò come ho sempre fatto. Il tempo non é stato tale da potersi dire soddisfacente per realizzare un programma ma per la durata del mio mandato assessorile, ho svolto il mio ruolo con il massimo impegno, disponibilità e correttezza. Ringrazio il Sindaco per la fiducia accordatami e non nascondo che avrei voluto portare avanti ulteriori progetti e idee, utili alla città. Mi permetto di rivolgergli un unico consiglio: non consenta il ripetersi di questi sconci. La città merita buona politica. Con essa abbiamo vinto, senza di essa a perdere é solo Santeramo.”
Una persona che antepone gli interessi della comunità alle, pur legittime, ambizioni personali. Una persona che non sbatte la porta. Una lezione di stile. Complimenti!
Bravo. Bisogna discostarsi da certi “giochi”. Alla fine, sempre la stessa storia…che disgusto!