Azioni contenitive per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia
Dopo i vari D.G.R. n. 1866/2022 e 570/2023 che prevedono, tra le misure fitosanitarie obbligatorie utili a ridurre la popolazione del vettore (Philaenus spumarius) di Xylella fastidiosa, le lavorazioni superficiali del terreno (arature, fresature, erpicature e trinciature) il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Tutela dell’Ambiente, con una propria circolare (la n. 2 del 15 aprile 2024) ha disposto, nei comuni con altitudine superiore a 200 metri sul livello del mare, di eseguire tali lavorazioni nei terreni il prima possibile.
L’attuale andamento climatico – si legge nell’atto regionale – ha anticipato il ciclo del vettore come confermato anche dal monitoraggio dei vettori attivato dall’Osservatorio fitosanitario regionale.
Tra i territori rientranti in questa fascia i comuni di Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Turi, Villa Castelli, Ostuni, Crispiano, Ginosa, Gioia del Colle, Laterza, Locorotondo, Martina Franca, Mottola, Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Castellaneta, Ceglie Messapica, Cisternino e Conversano.
La stessa circolare, poi, pone particolare attenzione al comune di Santeramo nel quale, nei giorni scorsi, è stato isolato un focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie multiplex ST26.
Questa variante, per le informazioni attualmente in possesso, risulterebbe pericolosa per piante di ciliegio, fico e mandorlo ma pare – per il momento – non essere in grado di danneggiare ulivi.
Nel territorio santermano, dunque, le lavorazioni del terreno, nell’intero agro comunale, diventano obbligatorie entro il prossimo 5 maggio.
Nelle aree in cui è difficile o impossibile l’accesso con mezzi meccanici, ad esempio declivi, bordi strada/banchine/rotatorie, si potrà intervenire con mezzi fisici (pirodiserbo o vapore) e, solo in casi d’impossibilità d’intervento con i mezzi citati, con appropriati trattamenti diserbanti privilegiando prodotti a basso impatto.
Le lavorazioni dei terreni dovranno, ai sensi della circolare regionale, essere eseguite dai:
- proprietari/conduttori di terreni agricoli;
- proprietari/gestori (soggetti pubblici e privati) delle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, superfici demaniali.
I soggetti pubblici, invece, potranno delegare l’esecuzione di tali attività agli agricoltori ai sensi dell’art. 15 del D.lgs. 18 maggio 2001, n. 228 rubricato “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57″.
La misura fitosanitaria regionale non si applicherà nelle seguenti aree:
- aree protette;
- macchia mediterranea;
- boschi e pinete;
- giardini privati.
Per quanto attiene ai terreni con colture erbacee in atto in consociazione con olivo (quali cereali, proteaginose, colture orticole da pieno campo e industriali, colture foraggere, colture floricole e terreni adibiti a pascolo) le lavorazioni del terreno dovranno essere effettuate solo nell’area sottostante la pianta dell’olivo.
Il controllo del territorio, finalizzato alla verifica della corretta esecuzione delle misure fitosanitarie verrà realizzato dall’Osservatorio avvalendosi dei Carabinieri Forestali, anche con l’ausilio di rilievi aerofotogrammetrici effettuati nei periodi di esecuzione delle misure fitosanitarie obbligatorie.
Eventuali proroghe, dovute a condizioni metereologiche severe che rendano impraticabili la lavorazione dei terreni, saranno comunicate dall’Osservatorio e pubblicate sul sito istituzionale www.emergenzaxylella.it.
Tutte le informazioni relative al monitoraggio dei vettori sono pubblicate sul sito istituzionale Le informazioni relative al monitoraggio dei vettori sono pubblicate sul sito istituzionale www.emergenzaxylella.it.