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Sant’Erasmo: il giorno della Festa tra storia, tradizione ed eventi

Barbara Colapinto e Nicola Gatti
Un'istantanea della Cavalcata di Sant'Erasmo ed. 2019
In serata, verso le 21:00, uno degli eventi più importanti e che da sempre calamita tutti i visitatori ovvero la partenza del Carro Trionfale preceduto dalla Cavalcata in costume d'epoca a cura della Pro Loco
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Entrano nel vivo i festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Santeramo, Sant’Erasmo.

Quest’oggi, Festa della Repubblica, è anche il giorno della Festa patronale in cui si concentrano tutti gli eventi principali.

Un momento, questo di Sant’Erasmo, tanto atteso dalla comunità santermana (ma anche dai tantissimi forestieri che vi partecipano) privata, negli ultimi due anni, delle celebrazioni a causa dell’emergenza pandemica.

In mattinata, dopo la Santa Messa celebrata dal Vescovo Ricchiuti si è svolta la consegna delle chiavi della città al Santo Patrono sul sagrato della Chiesa Madre e successivamente la tradizionale processione del Santo Patrono per le vie della città.

Alle ore 18:00, sempre in piazza Garibaldi, un altro atteso e partecipato evento: il lancio dei palloni aerostatici.

In serata, verso le 21:00, uno degli eventi più importanti e che da sempre calamita tutti i visitatori ovvero la partenza del Carro Trionfale preceduto dalla Cavalcata in costume d’epoca a cura della Pro Loco Unpli “G.Tritto” di Santeramo.

La Cavalcata poi è uno degli eventi fiore all’occhiello di tutta la festa. Concepita in epoca medievale è un evento che, fino agli anni ’80, ha subito un drastico ridimensionamento fino a quasi scomparire del tutto.

A causare ciò la scomparsa di cavalli nelle campagne santermane e la difficoltà del Comitato Feste Patronali di riuscire ad organizzare la sfilata.

Si pensi che nel 1981 a partecipare all’evento fu un solo cavallo di proprietà di un concittadino, Oreste Decempirale e che, negli anni ’70, i partecipanti indossavano abiti carnevaleschi.

La rinascita della manifestazione ha inizio nel 1982 quando, sotto la spinta del Comitato (allora presieduto da Domenico Massaro) e del parroco dell’epoca (Don Oronzo Pascazio).

In quell’anno, infatti, il Comitato decise che la Cavalcata fosse scissa dalle celebrazioni religiose assumendo un carattere laico e si decise che l’organizzazione venisse delegata alla Pro Loco “G. Tritto”.

La Pro Loco pose però solo una condizione ovvero quella di ripartire grazie ad una ricerca storica su quella che era la vera tradizione della Cavalcata persa negli anni.

Da ciò scaturì una profonda ricerca – portata avanti da Luca Volpe, dal compianto Armando Mele,  Pierpaolo Benedettini e dal sarto Raffaele Labarile.

L’intento era appunto quello di ricreare gli abiti e i costumi della tradizione, una tradizione che si incardinava nella cultura popolare contadina e degli allevatori del territorio.

La Pro Loco, grazie al contributo di Raffaele Labarile, realizzò a proprie spese i vestiti che, grazie agli studi svolti (alcuni dei quali anche presso gli archivi della Diocesi), si rifacevano all’antica tradizione della Cavalcata.

Quest’anno, in quella che dovrebbe essere la 40° edizione (esclusi gli anni della pandemia e di un’edizione non celebrata per maltempo), saranno ben 36 i cavalli partecipanti alcuni dei quali di proprietari forestieri.

Ricordiamo il percorso: piazza Jolando Nuzzi, via Matera, largo Convento, via Roma, piazza Garibaldi, via F. Netti, piazza Di Vagno, via Stazione, piazza Tienanmen
All'arrivo del Carro Trionfale in piazza Garibaldi si svolgerà il lancio della mongolfiera.

La premiazione dei partecipanti alla Cavalcata si svolgerà, con buona probabilità, domenica 5 giugno, in piazza Garibaldi conciliando la premiazione con la celebrazione dei comizi elettorali.

A conclusione degli eventi il Grandioso fuoco pirotecnico presso la zona industriale alle ore 1:00.

giovedì 2 Giugno 2022

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