L’ufficio tecnico di Santeramo nuovamente senza “guida”.
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nE’ notizia delle ultime ore (vedi determinazione n. 448 del 23 aprile 2021) che il dirigente dei servizi tecnici comunali, entrato in servizio lo scorso 31 dicembre 2020, non ha superato il periodo di prova – previsto in ogni contratto di lavoro – presso il comune di Santeramo in Colle. Per quanto concernente gli enti pubblici il CCNL (contratto collettivo) prevede, per la categoria dei dirigenti, un periodo di prova stabilito in 6 mesi.
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nLa decisione è stata deliberata dalla giunta comunale con un’apposita delibera – la n. 47 del 19 aprile scorso – con la quale l’organo esecutivo comunale ha evidenziato “l’emersione di notevoli e gravi criticità̀ che affliggono l’Ufficio Tecnico in concomitanza con l’assunzione della nuova Dirigente” dando indirizzo al Responsabile del Servizio Gestione Risorse Umane e Organizzazione dell’ente comunale di “verificare i presupposti per la risoluzione del contratto di lavoro, stipulato il 31 dicembre 2020, per mancato superamento del periodo di prova”.
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Sempre all’interno della determinazione del dirigente dell’servizio Gestione Risorse Umane e Organizzazione si evince quella che, nei fatti, risulterebbe la motivazione che ha portato alla risoluzione del contratto con il professionista.
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Secondo quanto riportato nell’atto dirigenziale, infatti, professionisti tecnici del territorio di Santeramo avrebbero inviato note all’amministrazione comunale nelle quali avrebbero evidenziato le criticità dell’ufficio tecnico ripartizione, questa, già di suo ampiamente oberata da numerose pratiche e adempimenti.
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Sempre nella determina, inoltre, si apprende che lo scorso 31 marzo si è svolto un incontro alla presenza di diversi tecnici locali del sindaco e degli assessori ai Lavori Pubblici, all’Urbanistica e al Commercio. L’incontro (nel corso del quale i tecnici – sempre stando a quanto si apprende dalla lettura della determina – avrebbero ribadito quanto affermato in una precedente nota) si è però svolto in assenza del dirigente interessato.
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Il sindaco Baldassarre, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – lo scorso 31 dicembre – scriveva che il professionista incaricato «sarà una risorsa fondamentale per il nostro Comune che ha adesso la possibilità di attuare un percorso di potenziamento delle sue strutture apicali che consentirà di accelerare tutte le attività e pianificare al meglio tutte le risorse di cui l’Ente è titolare».
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Di sicuro c’è che la ripartizione tecnica comunale – che sicuramente a breve verrà nuovamente assegnata ad interim ad altro dirigenti o, molto più probabilmente, al segretario comunale – si ritroverà nuovamente sprovvista di una figura apicale tecnica.
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A commentare la vicenda è il consigliere comunale di minoranza Michele Digregorio (Direzione Italia).
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«Dopo la lettura della determina n. 448 – afferma l’ex sindaco ora consiliere comunale – mi sembra di vedere il gioco dell’oca, ovvero siamo tornati al punto di partenza».
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«Mentre l'economia locale continua a soffrire una crisi senza precedenti, anche a causa dell'emergenza sanitaria, i nostri amministratori che fanno? Questo è un altro grande fallimento politico della amministrazione 5 stelle a guida Baldassarre-Labarile» – commenta ancora Digregorio.
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La vicenda, alquanto singolare e forse unica nella storia amministrativa di Santeramo, sicuramente avrà ulteriori strascichi sicuramente di natura politica (con buona probabilità la questione arriverà all’attenzione del consiglio comunale con qualche interpellanza) e, probabilmente, anche di natura giudiziaria tra le parti in causa.
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