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I redditi dei parlamentari pugliesi. Angiola sul gradino più basso del podio

La Redazione
Parlamento italiano
Il deputato santermano, secondo quanto riporta la GdM, sarebbe il terzo in classifica dietro a Sisto (FI) e Losacco (PD)
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Qual è il reddito dei parlamentari eletti in Puglia?

A rispondere a questa domanda è stata, ieri, la Gazzetta del Mezzogiorno che, in un proprio articolo, ha passato alla “lente di ingrandimento” le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari pugliesi.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il forzista Francesco Paolo Sisto, penalista e docente universitario barese, è il deputato pugliese più facoltoso, o meglio dovrebbe esserlo, dal momento che non ha ancora depositato la dichiarazione dei redditi del 2019. Nel 2018, però, il suo imponibile viaggiava intorno ai 633mila euro, forte anche di un consistente patrimonio immobiliare nella città di residenza: 20 tra abitazioni e studi. L’esponente di Forza Italia, a meno di improvvise disgrazie finanziarie, dovrebbe nuovamente essere al primo posto.

Rilevante, invece, il distacco dal secondo in classifica, Alberto Losacco (Pd), un altro avvocato, 15 anni più giovane (classe ’70), nato a Brindisi, residente a Bari ed eletto in Piemonte, che nel 2019 ha dichiarato 238mila euro, (l’anno prima 144mila).

Sul gradino più basso del podio, invece, troviamo il deputato santermano Nunzio Angiola, professore di Economia aziendale all’Università di Foggia, che ha appena abbandonato il M5S per passare al Misto.

Secondo la GdM, infatti, malgrado Angiola non abbia ancora compilato il 740, già nel 2018 (quando ancora non era parlamentare), aveva un reddito di circa 136mila euro e 60mila azioni di Methorios Capital (controvalore 1.500 euro), non si può dire un buon affare visto che la merchant bank romana, in affari con PopVicenza e Banca Etruria, è in liquidazione.

Il deputato meno agiato, invece, è Giovanni Luca Aresta (M5S), avvocato di Mesagne del ’73, che porta a casa 70mila euro, certo tanti rispetto ai poco più di 12mila guadagnati nel 2018.

Secondo quanto riportato dal quotidiano questa risulterebbe una situazione alquanto diffusa negli eletti dal Movimento: escludendo i neolaureati, gli avvocati Carla Giuliano di San Severo, Valentina Palmisano di Brindisi (entrambe dell’83) e Anna Macina di Bari (del’73), dichiaravano rispettivamente: zero; 63 euro e 4mila euro; 300 euro Francesca Anna Ruggiero di Bitonto (dell’84), 1.367 euro l’imprenditore agricolo di Grottaglie Giampaolo Cassese, 5mila euro Veronica Giannone di Lecce (dell’81) e zero il dirigente sportivo Antonio Tasso di Manfredonia, ora passato al Misto.

Stessa situazione anche per Annaelsa Tartaglione di Forza Italia, nata ad Isernia ed eletta in Puglia, reddito attuale 76mila euro, come collaboratrice al Senato dichiarava 8mila euro, mentre l’avvocato di Bari della Lega, Annarita Tateo (del ’75), con un imponibile di 90mila euro, nel 2018 si fermava a 14mila.

Dei senatori pugliesi, con 147mila euro, primo risulta il penalista di Francavilla Fontana Luigi Vitali (Fi), a seguire l’imprenditore di Scorrano Dario Stefàno (Pd) con 114mila euro e la new entry azzurra di Molfetta Anna Carmela Minuto: nel 2018, la responsabile aziendale guadagnava 68mila euro ed ora 105mila euro.

venerdì 17 Gennaio 2020

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