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Campo “Casone”, spalti coperti finalmente agibili

La Redazione
Le tribune coperte piene di spettatori il giorno dell inaugurazione del nuovo manto erboso del Campo Casone
Sempre essersi finalmente conclusa questa triste pagina di storia "sportiva" santermana che vedeva diverse società sportive locali gareggiare in assenza del supporto del proprio pubblico
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La notizia che diversi sportivi santermani e non solo stavano aspettando alla fine è arrivata: gli spalti al coperto del campo sportivo “Casone” di Santeramo sono completamente agibili.

Quest’oggi, infatti, è giunto definitivamente il parere positivo da parte della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (composta da comune, Forze dell’Ordine, direttore dei Lavori, Polizia Locale, Asl e Vigili del Fuoco).

Sempre essersi finalmente conclusa questa triste pagina di storia “sportiva” santermana che vedeva diverse società sportive locali gareggiare in assenza del supporto del proprio pubblico costringendo, spesso, genitori e appassionati a ricorrere a stratagemmi al quanto sui generis (tipo salire sui cassoni di automezzi) per seguire gli eventi sportivi in corso di celebrazione al “Casone” la cui storia, negli anni, era anche stata al centro del dibattito dell’opinione pubblica locale e della politica per via dei lavori e del costo di realizzazione del manto erboso sintetico.

Negli ultimi tempi, infatti, diverse erano state le sollecitazioni da parte delle società sportive che a più riprese (le ultime sollecitazioni sono avvenute in estate prima dell’avvio dei camionati) avevano sollevato pubblicamente il problema. Solo a fine 2018, come si ricorderà, l’amministrazione comunale aveva potuto dare il proprio “via libera” alla riapertura al pubblico per soli 50 spettatori e – a giugno scorso – con una delibera di giunta, l’amministrazione comunale aveva messo a disposizione ulteriori 35mila euro (rivenienti dai ribassi di gara per il medesimo intervento) per il completamento definitivo degli spalti, cui però sarebbe sempre seguito il nulla osta da parte della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.

Restano però ancora inagibili le vecchie tribune scoperte del campo per le quali è necessario porre in essere altri lavori di messa a norma che – laddove messi in cantiere – non pregiudicheranno lo svolgimento di eventi sportivi ne la presenza del pubblico nelle tribune coperte

A darne comunicazione, ufficiale, in una nota è l’amministrazione comunale per tramite del sindaco Baldassarre che già nei giorni scorsi aveva preannunciato la conclusione di tale iter amministrativo ma che, di fatto, si è concluso solo quest’oggi.

«Finalmente dopo “appena” 13 anni il campo e la tribuna sono a norma e agibili! Parafrasando un famoso comico del celebre programma televisivo Zelig… “Chi lo dice? Il certificato!”. Effettivamente, dopo 13 anni e fiumi di denari pubblici spesi senza che questo fosse agibile e a norma a causa di lavori lasciati incompiuti e in nome della saccenza di esperti amministrazioni del passato, un po’ una comica lo è, anzi, da oggi possiamo dire che lo era» – afferma il sindaco Fabrizio Baldassarre.

«Abbiamo creato le uscite di sicurezza dal campo sportivo con lavori sul muro di cinta, abbiamo creato le piste esterne e gli accessi interni per i mezzi di soccorso e di sicurezza, abbiamo creato le rampe per disabili, impianti fognari, corrimani, gradini a norma, barriere in metallo e cemento di protezione e anti sfondamento per le tifoserie ecc ecc, tutti lavori dimenticati e mai realizzati dai nostri predecessori. Nell’intercettare i finanziamenti – commenta il sindaco – erano bravissimi, un po’ meno a realizzare i lavori».

«Scusateci – afferma Baldassarre – se per parcondicio non vi abbiamo fatto aspettare anche noi 13 anni, ma accettiamo le critiche di tutti, anche da parte di chi in questo decennio non ha proferito parola o disagio mentre solo negli ultimi due anni, pur di attaccarci e protestare, sarebbero stati pronti ad azioni eclatanti, magari incatenandosi alle ganasce dei pullman dei tifosi, gli stessi tifosi che proprio a causa loro per anni non hanno potuto assistere alle gare sportive. Cittadini che per amore della propria squadra o dei propri figli, per vederli giocare erano costretti a sbirciare tramite gli sprazzi di luce dei portoni esterni».

Oggi – conclude il primo cittadino – grazie a questa amministrazione, andare in biblioteca come andare allo Stadio per i santermani non sarà più una un’utopia».

Ad esprimere anche la propria soddisfazione – con una nota inviata alla nostra Redazione – è anche il consigliere comunale (M5S) con delega allo sport, Marco Caggiano, che già durante il suo mandato assessorile aveva seguito la vicenda.

«In soli 20 mesi – afferma Caggiano – siamo riusciti a rendere agibile una struttura che a seguito dei numerosi lavori realizzati in questi ultimi venti anni risultava sprovvista della necessaria agibilità per poter permettere l’accesso al pubblico».

«È – commenta l’ex assessore ora consigliere comunale con delega allo Sport – un traguardo importante che ci ha visti come amministrazione subito attenti alle problematiche sportive della nostra città e sempre pronti ad ascoltare tutte le società e i cittadini sensibili al tema. Purtroppo, come al solito anche un tema come questo che dovrebbe essere fuori dalla più becera speculazione politica è stato usato per attaccarci, ma per la nostra amministrazione questi attacchi sono serviti per svolgere al meglio il nostro compito e restituire alla cittadinanza uno spazio idoneo ed agibile».

«Ringraziamo come gruppo di maggioranza il lavoro svolto dall’assessore Massaro nell’avviare il processo che ha portato a questo risultato ovviamente ben finalizzato dall’assessore Marsico che – commenta ancora Caggiano – è subentrato. In questi mesi è bastato far lavorare il nostro ufficio tecnico di concerto con il CONI e la FIGC per poter ottemperare a tutte quelle “dimenticanze” dei politici esperti che non permettevano il perseguimento dell’agibilità, come le rampe per i disabili, le uscite di emergenza, i corrimano, i gradini antiscivolo,….».

«Un ringraziamento particolare va soprattutto al RUP Vitantonio Porfido che ha districato tante matasse ingarbugliate».

«Mi chiedo – scrive ancora il consigliere pentastellato . comunque, come mai in questi ultimi dieci/quindici anni perché la minoranza e le società sportive non si indignavano per lo spreco di denaro e per l’inagibilità? Forse la minoranza attuale, che all’epoca governava la nostra città, riteneva lo sport una tematica poco interessante ed era comodo continuare a lasciare come avviene in molte parti d’Italia lo stadio un cantiere aperto?».

«Infine – conclude Caggiano – ci teniamo, come gruppo di maggioranza 5 Stelle, a chiedere scusa a tutti i nostri concittadini se ci abbiamo impiegato 20 mesi, ma è davvero dura raddrizzare oltre trent’anni di “esperta” politica».

venerdì 29 Novembre 2019

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