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Psr Puglia, fondi per ripristino manufatti in pietra a secco. Colonna: «Opportunità per la murgia»

La Redazione
Parco Alta Murgia
Approvati due avvisi pubblici per la presentazione delle domande di sostegno relative alla Misura 4, Sottomisura 4.4 "Sostegno per investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali"
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“Con le determinazioni n. 219 e 220 del 12 ottobre 2018 dell’Autorità di Gestione PSR – Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2014-2020 sono stati approvatin due avvisi pubblici per la presentazione delle domande di sostegno relative alla Misura 4, Sottomisura 4.4 “Sostegno per investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali”, operazioni A e B.”. A confermarlo è il consigliere regionale Enzo Colonna.

“I contributi – spiega Colonna – sono finalizzati a sostenere interventi di conservazione della biodiversità, tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturale,n mitigazione del rischio idrogeologico, miglioramento della gestione dei suoli.

In particolare, gli interventi finanziati sono i seguenti:

n1) Operazione A: interventi di ripristino di manufatti rurali in pietra a secco (ad esempio muretti, jazzi) senza apporto di malta, cemento e reti protettive,n effettuabili nell’intero territorio regionale, con priorità per i siti ricadenti nella Rete Natura 2000 (SIC – Siti di Importanza Comunitaria, ZPS – Zone di Protezione Speciale) e in siti ad alto valore naturalistico. Per tali interventi le risorse finanziarien complessivamente a disposizione ammontano a 30 milioni di euro e il contributo per ciascun intervento copre sino al 100% delle spese ammissibili (massimo 60 euro a metro cubo).

n2) Operazione B: interventi di recupero e ripristino di habitat naturali e seminaturali come gli elementi strutturali reticolari (siepi e fasce tampone) e puntiformin (piccole zone umide permanenti e temporanee con acque lentiche, stagni, fontanili, sorgenti e risorgive) con notevole valenza ambientale, nonché di strutture in pietra a secco con specifica funzione di habitat di specie di interesse comunitario (come cisternen e altre forme di accumulo di acqua). Realizzazione di recinzioni per la delimitazione delle aree a rischio di conflitto tra zootecnia estensiva e predatori (in particolare il lupo) degli habitat più fragili. Ai fini della concessione del contributo regionalen tali interventi possono essere effettuati esclusivamente nei siti ricadenti nella Rete Natura 2000 (SIC, ZPS) e in siti ad alto valore naturalistico del territorio regionale. Per tali operazioni le risorse complessivamente a disposizione ammontano a 10 milionin di euro e il contributo per ciascun intervento copre sino al 100% delle spese ammissibili, da un minimo di 5 mila a un massimo di 100 mila euro.

nPer entrambe le operazioni possono presentare domanda di sostegno gli imprenditori agricoli, soggetti pubblici o privati proprietari (o aventi titolo di possesso)n delle superfici agricole e forestali interessate dagli interventi.

nNell’ambito delle spese generali sono ammissibili al sostegno (fino a un massimo del 12% della spesa ammessa a finanziamento) i costi sostenuti e rendicontatin per onorari di tecnici agricoli, architetti, ingegneri e consulenti, nonché quelli per la tenuta del conto corrente dedicato e per la garanzia fideiussoria per l’ottenimento della anticipazione finanziaria.

nLa domanda di sostegno deve essere compilata e rilasciata utilizzando il portale SIAN (che sarà operativo dal 29.10.2018 fino alle ore 23:59 del 14.12.2018) en successivamente inviata via PEC al Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale e Ambientale entro le 23:59 del 21 dicembre 2018.”

“Si tratta – aggiunge il consigliere – di misure molto importanti e attese non solo da proprietari di terreni agricoli e operatori del settore agricolo e zootecnico, in quanton tali manufatti in pietra, legati ai cicli produttivi del territorio (muretti, cisterne, jazzi), sono elementi caratteristici dell’architettura rurale della nostra regione e costitutivi, essi stessi, del paesaggio pugliese, in particolare di territori comen quello della Murgia, che rientra tra le aree della Rete Natura 2000 (essendo stato individuato come “zona di protezione speciale” e “sito di importanza comunitaria”).

nTali misure, dunque, traducono in un concreto sostegno economico e confermano l’attenzione che la Regione Puglia ha riservato a questo diffuso e prezioso patrimonion negli ultimi anni, ad esempio promuovendo alcune innovative iniziative di studio e conoscenza del programma regionale “La Murgia abbraccia Matera”, espressamente contemplato nel bilancio autonomo regionale da due anni a questa parte.

nInoltre, queste opportunità offerte dal PSR comportano significativi risvolti di tipo sociale e occupazionale, assicurando concrete prospettive lavorative pern artigiani e manovali della pietra, imprese e maestranze che si occupano di recupero e ripristino dei manufatti in pietra (spesso immigrati da tempo residenti nella nostra terra), che hanno proseguito un antico mestiere che sembrava perduto.”

giovedì 18 Ottobre 2018

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