Proiettori in Piazza Garibaldi, sullo schermo le scene del film ‘’Cera una volta Sorella Chiara’’ raccontate da Francesco Difilippo nel duplice ruolo di attore (nel film è il fattore del padre di Chiara) e di regista. A ispirare il regista, circa quattro anni fa fù il libro ‘’Sorella Chiara’’ scritto da Padre Tommaso da Cassano confessore di Suora Chiara Giannini, libro curato nella traduzione in italiano corrente da Giovanni Tangorra e pubblicato dall’associazione ‘’Santeramo Antica’’ di cui Tangorra ne è anche presidente.
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Presenti durante la proiezione vari interpreti del film tra cui l’attrice protagonista Lisa Ragno (suor Chiara Giannini) e Piero Ruscigno (Padre Tommaso), in piazza inoltre anche l’autore della colonna sonora Domenico Loiacono e l’aiuto regista Pino Masi.
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‘’Emozionante’’, era il commento principale che si raccolse nella prima del film avvenuta nel marzo scorso nella chiesa Matrice ed è proprio la consapevolezza di questa emozione, riscontrata anche nella proiezione di ieri sera nonostante l’ovvia mancanza di un’atmosfera idonea all’occasione, che ha spinto Difilippo a riproporre la proiezione grazie anche al supporto del Comune che oltre all’aver messo a disposizione la piazza si è preoccupato anche delle attrezzature necessarie alla proiezione. Oltre alla proiezione del film anche l’esibizione canora di alcuni artisti tra cui è da sottolineare quella di Mario De Michele con le sue canzoni sulla vita di Bari vecchia, la presenza di De Michele è riconducibile anche alla sua partecipazione nel film di Difilippo in veste di attore.
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Anche se Difilippo non lo ha mai detto espressamente, sicuramente la scelta del soggetto ‘’religioso’’ del film da parte del regista santermano, oltre che dalla conterraneità con suor Chiara, è stato influenzato dalla sua comparsa nel film ‘’La passione di Cristo’’ di Mel Gibson girato nella vicina Matera proprio nel periodo in cui ha deciso di girare un film tutto suo.
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Di suor Chiara Giannini, da molti ormai definita la ‘’Santa di Santeramo’’ e di cui quest’anno ricorre il trecentesimo anniversario della nascita (una lapide ricorda la sua nascita nel 1707 in una casa di Corso Roma), ultimamente si sente parlare spesso anche per l’attribuzione che le viene fatta di alcuni miracoli, non ultimo quello di una signora di 48 anni affetta da una grave malattia che alla vigilia del suo intervento presso l’Istituto Oncologico di Bari si è sentita dire dai medici che della sua male non vi era più traccia.
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Ci auguriamo ora che il film di Francesco Difilippo possa essere di buon auspicio per un prossimo processo di beatificazione della suora santermana.
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