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Provinciale Santeramo-Bari. Botta e risposta Angiola – Di Gregorio

La Redazione
Provinciale Santeramo-Bari. Botta e risposta Angiola - Di Gregorio
Il deputato pentastellato risponde alla nota di Di Gregorio secondo cui l'intervento del deputato 5 stelle derivava da una scarsa conoscenza del territorio tanto da essere intervenuto su segnalazione di attivisti
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Botta e risposta tra l’on. Nunzio Angiola (M5S) e Michele Di Gregorio (DI).
Come si ricorderà, nelle ultime ore, il deputato pentastellato Angiola era intervenuto sulla presenza di rifiuti e sullo stato di degrado della provinciale Santeramo-Bari. Angiola aveva scritto al presidente della Città Metropolitana Antonio Decaro per segnalare la questione, chiederne la pulizia e, nel caso, di avviare le procedure di «devoluzione all’ANAS di queste due importanti arterie provinciali».

Ad Angiola aveva prontamente ribattuto il consigliere comunale di Direzione Italia, Michele Di Gregorio, secondo cui l’intervento di Angiola derivava da una – a detta del consigliere – scarsa conoscenza del territorio tanto da essere intervenuto su segnalazione di attivisti pentastellati dei comuni limitrofi.

«Il Rag. Michele Digregorio – afferma in un’ulteriore nota il deputato Angiola – attribuisce ai miei collaboratori attivisti del M5S il ruolo di suggeritori. Sì è proprio così, il MoVimento 5 Stelle funziona proprio così! L’Attivismo è proprio questo, fare emergere dal basso le istanze della gente e segnalarle ai parlamentari e ai vertici del Movimento».

Secondo l’onorevole pentastellato «il rag. Digregorio evidentemente non ha letto neanche il Comunicato Stampa che ho rilasciato, in cui si legge che “ho percorso di persona” la SP 236 (tra Bari e Santeramo) e 76 (tra Sannicandro di Bari e Acquaviva delle Fonti), per appurare quanto segnalato dai miei collaboratori. Infatti, i rifiuti per strada oggi ci sono, domani possono essere rimossi; le buche per strada oggi ci sono e domani possono essere chiuse, ma tutto questo non è avvenuto e per questo ho denunciato i fatti al Presidente Decaro».

«Digregorio – commenta ancora Angiola – dovrebbe sapere che i parlamentari vivono a Roma, almeno quelli che vogliono fare le cose sul serio e io sono tra questi. Il rag. Digregorio avendo nella sua quarantennale attività politica fatto il consigliere comunale, oltre che il Sindaco (tanto di cappello!), non ha avuto evidentemente la possibilità di capire come si lavora a Montecitorio e nessuno gliene ha dato notizia! Gli farò un corso accelerato! Io quando poi non sono a Roma, sono sistematicamente in uno dei 15 comuni del Collegio elettorale (che conta quasi 280.000 abitanti), ma anche a Santeramo come possono documentare le mie innumerevole partecipazioni ad eventi pubblici, organizzati dal Comune, dal Parco nazionale, dai cittadini e dal M5S».

«Il 4 marzo 2018, avendo preso 72.248 voti, sono diventato il Deputato di tutti i cittadini murgiani e non solo dei santermani! Ma Santeramo è e rimarrà sempre al centro dei miei pensieri e affetti, perché io amo Santeramo. Tienilo a mente, rag. Digregorio» – conclude Angiola nella nota.

domenica 7 Luglio 2019

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