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Fridays for future: 25mila studenti e studentesse in piazza in Puglia contro i cambiamenti climatici

La Redazione
Fridays for future: 25mila studenti e studentesse in piazza in Puglia contro i cambiamenti climatici
Una mobilitazione senza precedenti che reclama l'attenzione delle classi dirigenti del mondo. L'iniziativa si è svolta anche a Santeramo
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Mobilitazione senza precedenti: oltre 1000 piazze sparse in 80 paesi nel mondo per il primo sciopero globale per il futuro.

Una mobilitazione che reclama l’attenzione delle classi dirigenti del mondo alla ormai riconosciuta presenza di una emergenza climatica e ad applicare delle misure urgenti e concrete per contrastarne le cause.

«Al grido di “Se il clima fosse una banca, il governo l’avrebbe già salvato” oggi siamo scesi in piazza in 25mila studenti e studentesse in tutta la Puglia contro il cambiamento climatico, per un modello di sviluppo alternativo al fossile ed ecosostenibile» dichiarano Vittorio Ventura e Davide Lavermicocca, della Rete della Conoscenza Puglia e dell’Unione degli Studenti Puglia.

«Secondo l’ultimo report dell’IPCC – l’organismo scientifico dell’ONU – ci sono rimasti circa undici anni per evitare di oltrepassare il punto di non ritorno. L’intero popolo mondiale, dunque, si trova ora a dover cambiare rotta verso una maggiore attenzione al pianeta, per evitare di vivere nelle conseguenze di questa crescente emergenza. Per ridurre in misura significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici chiediamo che venga rispettato l’accordo di Parigi, ovvero che l’aumento di temperatura globale non oltrepassi i 1.5º C., pretendendo dal governo italiano che si avvii la transizione dal modello fossile a quello delle energie pulite e rinnovabili» continua Ventura.

«Come Unione degli Studenti Puglia, Rete della Conoscenza Puglia e Link – Coordinamento Universitario, ci siamo attivati da nord a sud della Regione con cortei, iniziative, flashmob, volantinaggi in più di 11 città della Puglia per sostenere e supportare lo sciopero del 15: nel caso non vengano prese in considerazione le richieste saremo pronti a continuare gli scioperi settimanali anche dopo il 15. Pretendiamo che i fondi per i sussidi ambientalmente dannosi vengano spostati sull’istruzione perché crediamo che, a differenza di quanto dice il Ministro Bussetti che ha invitato le scuole a non partecipare, è fondamentale battersi contro le Grandi Opere inutili e dannose, per saperi liberi dalle logiche del profitto e in grado di immaginare un’alternativa sostenibile ed ecologica di società» conclude Lavermicocca, Coordinatore del sindacato studentesco.

L’iniziativa si è svolta anche a Santeramo.

Gli studenti della scuola media Netti sono stati accolti in sala consiliare dal sindaco Baldassarre, dal consigliere Valeria Stasolla (con delega alle politiche giovanili), e dall’assessore Caponio.

venerdì 15 Marzo 2019

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