Allergie Stagionali: sintomi, diagnosi e possibili rimedi

Francesco Stilo
In piena primavera è doveroso – per persone allergiche – contrastare ma soprattutto prevenire i sintomi, spesso fastidiosi, delle allergie
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In questa prima puntata della nostra rubrica “I consigli del Farmacista” affronteremo un tema molto importante ovvero quello delle allergie stagionali analizzandone i sintomi, i modi per diagnosticarle così come anche – oltre ai rimedi farmaceutici – piccole accortezze che possono alleviarne gli effetti.

La stagione peggiore, per chi soffre di allergie, come è noto è appena iniziata. Anche il prossimo mese di maggio risulterà anch’esso un mese impegnativo per chi ne soffre ma soprattutto per la maggior parte degli italiani allergici ai pollini.

La pollinosi consiste in una reazione respiratoria innescata dall’inalazione, appunto, di pollini. I periodi in cui questa si manifesta dipendono sia dal tipo di polline (verso cui si è sensibilizzanti) e sia dalla loro concentrazione nell’atmosfera.

I SINTOMI

I sintomi più comuni sono: la rinite (infiammazione della mucosa del cavo oronasale), prurito e lacrimazione degli occhi, tosse continua.

Possono però manifestarsi sintomi più gravi come quelli caratteristici dell’asma, con difficoltà respiratorie gravi.

Inoltre si può avere prurito o bruciore alla gola, con disturbi della deglutizione a causa dell’ingestione di alcuni alimenti vegetali.

I POLLINI

I pollini sono piccole particelle rilasciate nell’aria dalle piante, che giungono a contatto con le mucose attraverso l’aria inspirata. Il polline è il mezzo con cui le piantesi riproducono.

Queste particelle vengono rilasciate nell’aria affinché si depositano su altre piante, nel terreno o sulla pianta stessa che li rilascia per avviare il processo di riproduzione.

I pollini che più facilmente scatenano reazioni allergiche sono quelli appartenenti a piante senza fiori, come le graminacee. Spesso questi pollini si ritrovano a chilometri e chilometri di distanza dalla pianta che li ha prodotti e per questo è molto difficile cercare di evitare il contatto.

Il meccanismo di liberazione del polline varia a seconda della specie e di alcuni parametri climatici: le giornate calde e ventose facilitano la pollinazione, mentre un’elevata umidità relativa dell’aria la rende difficoltosa. L’intensità e la durata dei sintomi delle allergie ai pollini dipendono principalmente dalle variazioni delle concentrazioni polliniche presenti nell’aria, ecco perché può essere importante tenersi aggiornati tramite i calendari pollinici che segnalano il periodo di fioritura delle piante.

LE TERAPIE FARMACOLOGICHE

La terapia farmacologia può prevedere farmaci preventivi utilizzati per prevenire le reazioni allergiche, per questo motivo il trattamento deve essere iniziato prima della possibile esposizione agli allergeni pollinici, proseguendo poi il trattamento per tutto il periodo a rischio, con assunzioni regolari del farmaco. Tra i farmaci sintomatici abbiamo invece i decongestionanti, utilizzati per dare sollievo rapido e temporaneo dalla congestione nasale e sinusale o il rossore e il prurito agli occhi, alleviando i sintomi dell’allergia. Questi sono disponibili come farmaco da banco o su prescrizione medica sottoforma di spray nasali e colliri. Gli antistaminici, infatti, bloccano l’attività dell’istamina, una delle principali sostanze chimiche infiammatorie che intervengono nelle manifestazioni allergiche. La sua azione porta al miglioramento dei principali sintomi dell’allergia.

ALCUNI CONSIGLI UTILI

Oltre alle terapie farmacologiche è possibile ricorrere ad una serie di strategie che consentono di mantenere sotto controllo l’allergia ai pollini.

Uno tra questi, sicuramente il più comune, è quello di evitare di passeggiare nei campi in cui l’erba è stata tagliata da poco. Un altro valido consiglio è quello di evitare le attività sportive in prossimità di aree verdi.

Importante consiglio è anche quello di ricordarsi che, le concentrazioni di pollini, sono maggiori nelle giornate secche, ventose e soleggiate.
Tra le ore 10:00 e le ore 16:00, periodi di maggiore concentrazione dei pollini, è bene chiuse le finestre e i finestrini dell’auto.

Quando si rientra in casa casa l’ideale è farsi subito una doccia e cambiare i vestiti. Così come, prima di andare a dormire, applicare sulle palpebre delle salviettine a base di camomilla per sfiammare e idratare gli occhi.

Anche l’alimentazione, nel contrasto alle allergie, gioca la sua parte.

È infatti sempre bene preferire alimenti ricchi di magnesio (come cereali integrali, fagioli, verdura a foglie verdi, banane) che contribuisco a ridurre al minimo la produzione di istamina.

Da evitare, invece, sono tutti gli alimenti che stimolano la produzione di istamina, come fragole, pomodori, cioccolato, crostacei, molluschi, formaggi fermentati e frutta secca.

mercoledì 15 Aprile 2020

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