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Ad Alberto Di Leone intitolato il parco giochi in via Stazione

La Redazione
Alberto Di Leone
L'intitolazione avverrà giovedì 23 settembre alle ore 17.00. Ingresso solo con Green pass.
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Sarà celebrata giovedì 23 settembre alle ore 17.00, l'intitolazione del Parco Giochi di Via Stazione a F. Alberto Di Leone, poeta, cultore e cantore della "santermanità".

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Così, in una intervista, il prof. di Leone raccontava qualcosa di sè: "nacqui a Santeramo in Colle proprio nella notte della vigilia di Natale del 1918, cioè quell'anno speciale, perchè era appena finito in quei giorni il conflitto della Prima Guerra Mondiale 1915-1918, guerra che molti lutti aveva arrecato a tante famiglie italiane e di Santeramo, ricordando con dolore che il primo coduto sul fronte del Carso fu proprio mio zio Vincenzo Volpe. Pertanto, quella notte del 24 dicembre 1918 erano tutti a veglia ad attendere la nascita del Bambino Gesù, ben raccolti in preghiera e tanta fede, per ringraziare il Bambinello, della tanto auspicata Pace.
nQuindi, il canto del "Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo", non fu mai desiderato come quella volta. Arrivarono pure i montanari della Lucania ad accompagnarci con il suono dei pifferi e zampogne, come poi mi raccontava la mia cora mamma Utilia Capozzi, e, che io venni alla luce, alle 23:30 di quella notte.
nMa il mio caro papà Rocco, com‘era consuetudine di quel tempo, comunicò la mia nascita al Municipio solo dopo pochi giorni e cioè il 1° Gennaio 1919, giorno di Capodanno, dandomi il nome di Francesco Alberto Natalino Vittorio.
nEbbi un'infanzia comune a tutti i ragazzi dell'epoca, malnutriti, malvestiti, con occasioni culturali a dir poco zero. Dall'età di 7 anni fui garzone e poi collaboratore di mio fratello Pietro, titolare di una barberia. Non mancarono, per fortuna, due angeli custodi: Roccangelo Paradiso (agrimensore) e Alfredo Postacchini (insegnante) e, più tardi, il Generale Pilota Felice Torelli. Il 23 novembre 1940 volli emigrare nel Nord Italia, a Stradella (Pavia) e, poi ancora, il 23 settembre 1963 volli cambiare destinazione andando a Modena, dove fui raggiunto  dalla mia carissima moglie Anna Olivieri e dai figli Utilia, Rocco e Giovanni. Figli, per i quali a motivo di studio, imposero e facilitarono il trasferimento. Dal 1974, la famiglia ritornò a Santeramo, perchè mia moglia, vincitrice del concorso a Direttore Didattico, ottenne la sede di Cassano Murge e non di Santeramo, perchè occupata da altro dirigente. Di qui, la mia residenza, sin da allora (1979) fu nel Comune vicinore, dove risiede anche la figlia Utilia".
nDiverse le pubblicazioni curate dal prof. Di Leone tra cui ricordiamo "Paese Mio – Poesie, anedotti e soprannomi in dialetto santermano" (1987); "Santeramo una volta – Testimonianze… a ccape salve" (2003) e quella dedicata a Cassano "I Sopanome de Cassane" (1981).
nDi Leone si spense nel dicembre 2010, all'età di 92 anni.

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Al cultore della nostra terra sarà intitolato un luogo di gioco e scambio.
nIngresso consentito esclusivamente ai possessori di Certificazione Verde COVID-19 (GREEN PASS), ai sensi dell’art. 3, c.1, lett. e), del  D.L. 23 luglio 2021, n. 105.

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mercoledì 22 Settembre 2021

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